Colloque international. Convegno internazionale.
Au Moyen Âge tardif et à la Renaissance, la diffusion des thèmes épiques et chevaleresques a un rôle central dans les processus de construction identitaire de l’Occident. Traversant plusieurs siècles et de nombreuses régions, cet imaginaire est au centre des discours littéraires et visuels, politiques et civiques. L’ampleur, la transversalité et la longue durée de ce phénomène sont particulièrement évidentes en Italie. En se diffusant dans tous les centres culturels de la péninsule, ces thématiques s’imposent dans le contexte ecclésiastique et profane et sont intégrées dans les politiques culturelles des différentes classes dirigeantes. Ces dernières s’en servent dans l’élaboration de discours d’autoreprésentation, de revendication politique et encore de légitimation dynastique.
Depuis le XIXème siècle, plusieurs chercheurs se sont intéressés aux dynamiques de diffusion et de réception des histoires des chevaliers arthuriens, des héros antiques et des paladins carolingiens en Italie. Toutefois, ces études sont dominées par des approches sectorielles qui ne laissent pas émerger les multiples facettes de ce phénomène, essentielles pour en comprendre l’importance dans les discours de construction identitaire d’acteurs divers. Plus récemment, nos connaissances dans ce domaine se sont étendues. La découverte de nouveaux témoignages littéraires et figuratifs, ainsi que l’adoption de nouvelles perspectives de recherche ont permis de centrer les études sur les interactions entre textes et images dans les manuscrits enluminés, sur la réutilisation de motifs littéraires dans le domaine artistique, mais aussi sur les possibilités figuratives des textes littéraires et les stratégies narratives des cycles figuratifs.
Dans la lignée de ces nouvelles perspectives de recherche, ce colloque a pour ambition d’étudier la diffusion des motifs épiques et chevaleresques par le prisme des rapports qui lient culture textuelle et culture figurative, ainsi que par l’analyse des contextes culturels et politiques au sein desquels les attestations sont intégrées.
******************************************************************************************************************************************
La diffusione delle tematiche epiche e cavalleresche gioca un ruolo centrale nella costruzione identitaria di tutto l’Occidente tardomedievale e rinascimentale.
Sull’arco di più secoli, in numerose regioni, questo immaginario è al centro di discorsi letterari e visivi, politici e civici. L’ampiezza, la trasversalità e il carattere di longue durée di questo fenomeno sono particolarmente evidenti in Italia, dove queste tematiche si diffondono in tutti i centri culturali della penisola e, imponendosi sia nel contesto ecclesiastico che in quello profano, sono integrate nelle politiche culturali di classi dirigenti diverse, nei loro discorsi di autorappresentazione, di rivendicazione politica e di legittimazione dinastica. I motivi epici e cavallereschi assumono così grande importanza nella produzione letteraria e in quella figurativa e danno vita a un rapporto dialettico tra i due discorsi, fatto di contaminazioni, sovrapposizioni, trasposizioni.
Sin dal XIX secolo, numerosi studiosi si sono interessati alla diffusione delle storie dei cavalieri della Tavola Rotonda, degli eroi antichi e dei paladini carolingi in Italia e del suo impatto sulla produzione culturale della penisola. Tuttavia in questi studi ha prevalso l’adozione di approcci settoriali che influiscono sulla nostra percezione del fenomeno lasciandone un po’ in ombra quel carattere di poliedricità che ne determina la ricezione e la rielaborazione in realtà storiche e politiche disparate e, di fatto, l’importanza nei processi di costruzione identitaria di svariate categorie di pubblico.
In anni recenti, il quadro delle nostre conoscenze si è ampliato e precisato grazie ad affioramenti di nuovi prodotti letterari e figurativi e all’adozione di prospettive di ricerca interdisciplinari applicate allo studio dell’interazione tra testi e immagini nei manoscritti miniati, dei meccanismi che guidano il riuso di temi letterari in ambito artistico, delle possibilità figurative dei testi letterari e di quelle narrative e discorsive di quelli figurativi.
Questo convegno vuole inserirsi nel solco di queste linee d’indagine e si propone di indagare le tematiche epiche e cavalleresche a partire proprio dalla rete di rapporti che legano cultura testuale e cultura figurativa. L’intenzione è di instaurare un dialogo tra specialisti di discipline diverse, capace di far convergere approcci e punti di vista disparati sulle principali testimonianze dell’immaginario cavalleresco in Italia e di fare così nuova luce su un fenomeno centrale nella storia culturale della penisola.